google-site-verification: google78884ffa4470a5fd.html BASSANO ROMANO VT: Fonte Vignale e Pusterna

giovedì 11 marzo 2010

Fonte Vignale e Pusterna

Ricordo che quando ero bambino Fonte Vignale e la Pusterna erano parte integrante della vita sociale di Bassano. Il lavatoio pubblico era gremito da signore affaccendate a lavare sivole di panni, mentre noi bambini scorrazzavamo tra il fosso, gli orti ben curati e grotte dove risiedevano animali di vario genere, quali (maiali, galline, papere, cani ecc.). Ognuno si occupava e teneva pulito il suo piccolo appezzamento e nei miei ricordi lo stradello che lo attraversava era un’autostrada da percorrere a tutta velocità. Insomma un’oasi felice dove poter giocare sotto gli occhi attenti delle nostri madri. Ora se ti affacci dal ponte delle vaschie vedi solo degrado, solitudine ed abbandono…un vero colpo al cuore. Le grotte e le numerose cavità sono sommerse da rifiuti di ogni genere, e la splendida cascata di acqua adiacente il parcheggio, dove un tempo era ben visibile, ora è nascosta da vegetazione incolta ed è usata da qualche imbecille come discarica. La regione Lazio, come tutti sapranno, ha approvato un finanziamento di 204.000 mila euro per la riqualificazione dell’area, frutto dell’impegno di alcune associazioni locali e delle numerose firme dei cittadini. Un risultato che deve inorgoglire tutta la popolazione che nel suo piccolo a contribuito a questo risultato. Ora il timore è la realizzazione degli interventi, l’incertezza del progetto, la paura che tutto finisca come i tanto discussi “giardini pubblici”. Insomma il mio sogno sarebbe affacciarmi dal ponte e vedere bambini che giocano e scorrazzano felici in un ambiente naturale, pulito, verde; pieno di piccole aiuole e staccionate in legno, con grotte pulite, un lavatoio ristrutturato e la cascatella d’acqua che va a finire in un laghetto trasparente e pieno di pesci, e magari, con qualche turista che macchinetta fotografica alla mano visita il tutto. Forse molti non si rendono conto della bellezza naturale del nostro paese e rivolgono lo sguardo altrove, i giovani non hanno vissuto la pusterna e la vedono come un posto dalla quale sfuggire e ne hanno tutte le ragioni. Facciamo in modo che questa volta tutta la popolazione, ed in particolare le associazioni promotrici, controllino la realizzazione, ed alla fine dei lavori, guardando il risultato ottenuto, ci rendano fieri di essere Bassanesi.

1 commento:

Sandro I. ha detto...

Una bella descrizione di un ricordo dal sapore nostalgico. Di che anni parli? I miei ricordi risalgono ad un periodo che va dal 1975 al 1985 circa... Fonte vignale era un luogo magico, ricordo la stradina che conduceva al Cannetaccio, il fosso non era ancora stato coperto, non era stato costruito il finto depuratore, l'acqua proveniente dal giardino della villa Odescalchi era talmente pulita che ci pescavamo i gamperi di fiume... Come tu dici le signore, le più anziane con i vestiti tutti neri ed i capelli raccolti "a cipolla" animavano insieme ai bambini Fonte Vignale. Poco distante "il grotto'", un'enorme cavità difficile da esplorare fino in fondo... ci avventuravamo ma i pipistrelli, disturbati, ci svolazzavano a pochi centimetri mettendoci in fuga. Si cercava il tunnel che collegava la valle di Fonte Vignale con la valle di Chiappino, sopra "Sarapina" (via di Serapina). Poi, alla costruzione delle case verso il Cerqueto qualche sconsiderato ha pensato di deviare le acque nere sul ruscello... Sono scomparsi i gamberi, il in un contesto stupendo ed incontaminato, dove l'acqua scorreva su un letto di tufo che formava varie cascatelle... lungo il percorso, quà e là piccole grotte scavate nella notte dei tempi. Le signore sono scomparse, i bambini sono impegnati con PlayS, Wii, Nintendo, ecc., pochi si ricordano Bassano com'era. Tutta la campagna immediatamente prossima al centro storico (Fonte Vignale, Pusterna, Sarapina, Grottoli, Santa Lucia, Sant'Angelo) si è trasformata così tanto da non essere più riconoscibile. Impossibile purtroppo farla rivivere, doveroso mantenerne vivo il ricordo attraverso i racconti.

Posta un commento