martedì 7 dicembre 2010
Acqua all'arsenico: nel Lazio arriva il commissario straordinario
Sarà un commissario straordinario a fronteggiare l’emergenza delle acque all’arsenico in tutto il territorio del Lazio che dovrà con procedure di estrema urgenza dare il via alle gare d’appalto per realizzare potabilizzatori e collettori per la miscelazione: è quanto emerso nelle riunioni che si sono tenute alla Protezione civile nazionale e all’assessorato regionale all’Ambiente.
La Regione Lazio guidata da Renata Polverini è pronta a stanziare 8 milioni di euro da spendere per interventi che saranno velocizzati dopo che la Protezione Civile avrà sollecitato il Governo a riconoscere lo stato di "calamità naturale".
Agli incontri in Regione hanno preso parte i tre Assessori all'Ambiente delle Province di Roma, Latina e Viterbo, la Direzione generale dell'Arsial, i Sindaci dei Comuni della Provincia di Roma e Viterbo, nonché le segreterie degli Ato 1, 2 e 4.
Ha suscitato polemiche da parte dei Comitati per l'Acqua Pubblica e di diversi cittadini le dichiarazioni dell'Assessore Mattei, riportate anche sul suo profilo Facebook, che ha precisato che ancora oggi il valore da rispettare per la potabilità dell'acqua è di 50 microgrammi per litro di arsenico, ovviamente inteso come limite superiore, in quanto la decisione presa dalla Commissione europea il 28 ottobre scorso che ha soppresso questo parametro, portandolo a 20 microgrammi/litro, non è stata ancora ufficializzata dai ministeri competenti alla Regione.
I comitati per l'acqua pubblica da parte loro tendono a precisare che stando alle disposizioni del Trattato Ue le decisioni sono operative immediatamente là dove vengano notificate allo stato membro interessato, in questo caso l'Italia e non alla singola Regione che ovviamente ha tutti i poteri per poter dare attuazione all'adempimento degli obblighi comunitari.
In ogni caso in attesa della completa operatività di quanto predisposto dall'Unione Europea l'assessore regionale Marco Mattei ha voluto precisare che è suo interesse predisporre un piano di emergenza per distribuire l'acqua potabile nei Comuni con valori al di sopra di 20 microgrammi litro, da attuare mediante il ricorso alla Protezione Civile e ritiene assolutamente indispensabile l'emissione di un'ordinanza da parte del Ministero della Salute che specifichi i limiti di uso dell'acqua, oltre quello potabile, con valore di arsenico superiore a 20 microgrammi.
Francesca Ragno
Etichette:
Ambiente-Territorio
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2 commenti:
Complimenti per l'educazione.
Leonardo
Il mio post precedente era riferito ad un intervento di un buontempone che di netiquette non ne sa nulla.
Ringrazio il webmaster per averlo rimosso.
Leonardo
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