lunedì 7 marzo 2011
Il consiglio dei giovani sulle barricate
BASSANO ROMANO
Il Consiglio comunale dei giovani di Etiolles gemellato con quello di Bassano, fa visita alla cittadina della bassa Tuscia. Lodevole scambio di culture, iniziativa sicuramente degna di nota e sperimentata con esito positivo già lo scorso anno, se non fosse per un piccolo particolare: il consiglio dei giovani bassanese, questa volta, ne è rimasto completamente all’oscuro ed è stato informato a conti fatti quando i coetanei francesi erano, praticamente, già approdati in paese. Questa la singolare vicenda, accaduta domenica 27 febbraio, che ha suscitato indignazione e scalpore tra le fila del consiglio direttivo locale. “L’amministrazione comunale – spiegano in una nota i membri dell’organo amministrativo giovanile - in maniera assolutamente autonoma, ha organizzato uno scambio culturale con il consiglio giovani del gemellato comune francese. Il tutto senza aver reso possibile la nostra doverosa e legittima partecipazione. Siamo rimasti incolpevolmente ignari ed estranei a tutta questa vicenda. Riteniamo inopportuno, irrispettoso e frustrante, il comportamento adottato dall’ amministrazione De Luca nei riguardi di un consiglio giovani che reclama a gran voce spazio, rispetto e considerazione”. Giudizi maturati a fronte di episodi spiacevoli tutt’altro che sporadici che si susseguono da un anno a questa parte. Come spiegano i ragazzi, infatti, il loro organo amministrativo, nonostante le molteplici sollecitazioni, non è mai stato invitato formalmente né a un consiglio comunale né a una giunta. “Riteniamo doveroso – incalzano dal consiglio - suggerire alla nostra amministrazione comunale che, qualora si dovesse nuovamente organizzare uno scambio culturale con altri consigli dei giovani, si facesse congiuntamente con il nostro consiglio cittadino. Qualora si volesse preferire, come peraltro accaduto, organizzare un simile evento in maniera autonoma, si dovrebbe quantomeno portare a conoscenza tramite invito scritto il presidente dell’organo giovanile comunale, al fine di favorirne la partecipazione. È con rammarico che ci troviamo costretti a costatare che nemmeno questo è avvenuto. Dinanzi a una così grave mancanza – sottolineano – non ci si può ‘giustificare’ con una telefonata fatta al presidente il giorno stesso dell’evento e , quindi, a cerimonia in corso”. Indignazione che, in linea con la politica di dialettica costruttiva dei ragazzi, cede il passo a un augurio conclusivo. “Auspichiamo – terminano dalle fila del consiglio bassanese - che eventi di una portata così grave cessino di accadere e che in futuro si possa intraprendere una strada contrassegnata dalla collaborazione e dal coinvolgimento reciproco”.
Dal "Corriere di Viterbo"
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