sabato 11 settembre 2010
Amministrative 2011, le cose possono cambiare…
Tra meno di otto mesi andremo a votare per eleggere la nuova giunta comunale e di conseguenza chi amministrerà Bassano. Se vogliamo sperare in un paese migliore bisogna iniziare a pensarci.
Non voglio entrare nel merito di cosa va fatto, non andava fatto, o si poteva fare, ne voglio parlare di colpe e responsabilità, ma voglio parlare della mentalità dei bassanesi. Purtroppo Bassano è un paese chiuso, dove non c’è nessun nuovo progetto di sviluppo, siamo un popolo in prevalenza composto da statali, dove ognuno cura il proprio orticello e lo sguardo arriva al massimo “do confino do vicino”. Ci facciamo convincere da tante promesse e dal miglior offerente, siamo cittadini compiacenti e ipocriti, pronti a criticare, e chi si espone in prima persona, viene messo alla pubblica gogna. Passano gli anni ma, le cose non cambiano, sembriamo imbalsamati. I soliti marpioni seguitano a giocare alla politica, senza portare innovazioni e noi stiamo lì, assoggettati, a guardarli mentre si scambiano le poltrone.
Beh se ci accontentiamo di questo non dobbiamo far nulla, ma se ci sta a cuore il nostro paesello, e il futuro dei nostri giovani, allora buttiamo lo sguardo oltre il “confino do vicino” e scegliamo chi ha veramente i numeri per cambiare Bassano. Lo so è difficile non votare il parente o i soliti noti, io a dire il vero in questo momento non so proprio per chi votare, anche perché ancora non c’è nessuna lista ufficiale ma sottotraccia viaggiano nuovi movimenti che prima o poi devono venire allo scoperto. Valutiamoli bene, analizziamoli senza preconcetti e invidie, la sovranità è nostra, abbiamo molto tempo per decidere.
(Come ho già detto in un altro articolo) Bassano è divisa, sia nelle istituzioni sia nella vita quotidiana. Serve una rivoluzione culturale, una rivoluzione giovanile; invito i giovani che hanno animato l’estate bassanese con le loro iniziative, con il loro entusiasmo, con la loro voglia di partecipazione, a non piegare la testa davanti ai politici locali e continuare nella collaborazione reciproca, non fatevi manipolare dai soliti noti, voi siete il futuro, preparatevi e fatevi avanti… non mollate. Insomma la realtà associativa giovanile lascia ben sperare per il rinnovamento politico, bisogna essere più coraggiosi e crederci. Credo sia giunto il momento di dare una svolta generazionale. Che dite, sono pronti? O per le prossime amministrative bisognerà ancora scegliere i soliti noti? Cmq sia, non votiamo a “casaccio”. Le cose possono cambiare…
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2 commenti:
ciao Paesà
hai fatto una anali del contesto Bassanese a dir poco perfetto.
sono d'accordo con te su tutta la linea, avrai Purtroppo i canbiamenti specie nei piccoli centri richiedo tempo e in particolar modo a Bassano.
purtroppo a livello politico la cosa rispecchia un po la situazione Nazionale canbiano le repubbliche ma gli uomini sono senpre gli stessi
come si dice (si riciclano)
Non esistono piu i professionisti della politica ma professionisti di altri anbiti sociali che si prestano alla politica inpedendo a giovani di emergere e intanto il paese va a fondo.
Bisogna avere il coraggio di uscire dal circolo chiuso del paesello e andare veramente a vedere oltre o confino do vicino per inparare e poi
mettere in pratica
ma è vero che Boldorini vuole fare il sindaco?
Se è vero voglio farlo anche io!!!!
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