giovedì 16 settembre 2010
Il mistero del Cristo Portacroce di Bassano
Non tutti sanno che a Bassano Romano è custodita la prima versione del Cristo risorto di Michelangelo Buonarroti.
Nel 1514 all’artista gli venne commissionato un cristo risorto, da collocare nella basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Ma lavorando alla statua, in fase di ultimazione apparve una sgradevole venatura nera sul viso del cristo, invalidando così l’intera opera. Accantonata la prima versione, ne fece una seconda che venne consegnata nel 1520 e collocata nella basilica di Santa Maria sopra Minerva (dove tuttora è conservata), mentre la prima versione non finita andò poi perduta.
Cristo Portacroce della Minerva
Nel tempo si fecero vari tentativi di ritrovare l'opera, tutti senza successo.
Solo nel 2001 è stato riscoperto nel Monastero di San Vincenzo un Cristo porta croce. Dopo un’accurata pulitura, che ha riscoperto la famosa venatura sul volto, si è giunti alla sensazionale conclusione che si trattasse della perduta scultura di Michelangelo. L’opera di Bassano venne acquisita sul mercato d’arte dal Marchese Vincenzo Giustiniani nel 1607. La statua è stata esposta prima a Roma e poi a Berlino, per tornare infine alla sua sede storica nel Santuario di Bassano in una Cappella a lei riservata sotto l’attenta custodia dei Monaci Benedettini Silvestrini. Quindi il capolavoro custodito a Bassano è la vera statua originaria del Cristo Portacroce realizzato dal Buonarroti.
Cristo Portacroce di Bassano
Venatura del Cristo porta croce di Bassano
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Ambiente-Territorio
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