Una piccola fetta di storia, in un angolo di mondo, in un monastero, con tante, tantissime persone che l’hanno segnato con la loro presenza e hanno fatto sì con la loro vita, che il tempo si arricchisse di eventi. Le umane vicende infatti, quando sono vissute sulla spinta di forti ideali, quando poi il loro motore è una Regola santa come quella di S. Benedetto, ulteriormente vivificata dagli esempi e dalla spiritualità di S. Silvestro, quando preghiera e lavoro s’intrecciano animandosi quotidianamente a vicenda, possiamo ben dire che assumono le caratteristiche della sacralità: la storia umana diventa storia sacra, perché vissuta per Dio e con Dio!Questo è il motivo principale che smuove la nostra memoria, spinge alla dovuta gratitudine e sollecita a far festa. Sì, perché chi lavora per il Signore, chi sa costruire con fiducia anche sui ruderi, chi ama e serve disinteressatamente il prossimo, specie se è il più debole ed ha urgenze più impellenti, dà lode a Dio, che si identifica e si fa riconoscere nei più piccoli, e più facilmente prende coscienza che è Lui il primo autore di ogni bene e la fonte inesauribile del vero amore. Il programma dei festeggiamenti ha visto sabato pomeriggio la celebrazione della santa messa prefestiva e il convegno commemorativo. Di sera si è svolto il concerto della Banda di Bassano Romano diretta dal maestro Angelo Moroni. Domenica si è tenuta solenne concelebrazione Eucaristica, presieduta da Sua Ecc.za Rev. Mons. Joao Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di Vita Apostolica.Ha animato la liturgia il Coro Polifonico Salvo D’Acquisto Coro della Famiglia Militare diretto dal M° Andrea Benedetto.
Fonte: http://www.civitanews.it/
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